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Il genere Streptocarpus proviene dal sud Africa, e molte specie comprese in questo genere sono epifite, in quanto crescono sugli alberi e nella foresta. Da qui ne derivano le loro esigenze. Hanno bisogno di esposizione a mezz’ombra, aria umida e terriccio ricco di humus.

La somministrazione di acqua va adattata alle caratteristiche del singolo streptocarpus, e può dipendere dalla temperatura del luogo in cui è coltivato, dall’illuminazione, dalle dimensioni della pianta ecc. È importante diminuire le innaffiature d’inverno e aumentarle d’estate, anche due volte al giorno. In genere gli streptocarpus non tollerano i ristagni idrici, soprattutto quando sono coltivati in vaso.

Le concimazioni si effettuano somministrando concimi ricchi di fosforo e potassio. È importante ridurre le dosi: alle piante andrebbe somministrato solo un terzo della quantità di concime consigliata dal produttore. Gli streptocarpus non tollerano eccessi salini nel terriccio.

Lo streptocarpus è una pianta che ama le ‘mezze misure’: metà ombra, metà acqua, metà concime.

Gli streptocarpus sono piante resistenti alle malattie e ai parassiti. Solo in rari casi vengono colpiti da afidi e tripidi. I parassiti possono essere tenuti sotto controllo inserendo bastoncini pesticidi nel terriccio, innaffiando le piante con pesticidi sistemici o spruzzandole con insetticidi. Riducendo l’acqua, soprattutto d’inverno, si prevengono gli attacchi fungini.

Gli streptocarpus amano terricci leggeri e ariosi. Nel caso non si disponga di torba di alta qualità, aggiungere il 20% di perlite e di vermiculite al terriccio.